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domenica 14 ottobre 2012

SE DESIDERATE MIGLIORARE LA VOSTRA VOCE 3^ Parte

SE DESIDERATE MIGLIORARE LA VOSTRA VOCE


3^ Parte  Un pò di fisica

 Un fluido (l’aria espirata) possiede un’energia potenziale proporzionale al numero di molecole che lo costituiscono, allo stesso modo in cui un corteo di manifestanti ha una “energia” proporzionale al numero di partecipanti. Sino a che il fluido può scorrere, questa energia si esprime sotto forma di movimento (un fiume ad esempio fluisce con una velocità tanto maggiore quanto più alta è la sua portata d’acqua). Se il fluido incontra un ostacolo come una diga per il fiume o un cordone di polizia per il corteo, il movimento si arresta e il fluido inizia a premere. Sino a che l’ostacolo resiste la pressione aumenta. Quando la resistenza è vinta e l’ostacolo cade, il fluido riprende la propria corsa. 

In pratica, le corde vocali si comportano alla stessa stregua di una diga nel letto di un fiume: chiudendosi impediscono il fluire dell’aria, che proviene dai polmoni, verso l’esterno. L’aria quindi non può che arrestarsi e iniziare a premere dal basso contro la loro superficie, forzandone la riapertura. Il risultato è il superamento dell’ostacolo, costituito dalle corde, ed il nuovo fluire.
Infatti un fluido che in successione incontri un ostacolo e lo vinca, viene compresso e decompresso generando una vibrazione acustica.

Questo alternarsi tra chiusura e riapertura cordale avviene, in successione rapidissima, in voce parlata circa cento volte al secondo per l’uomo, il doppio per la donna. È evidente che per permettere un fatto del genere le corde vocali non possono chiudersi con troppa violenza. La loro resistenza non deve infatti essere eccessiva, altrimenti l’aria in uscita dai polmoni non potrebbe forzarne la chiusura e riaprirle in tempi così ristretti per tante volte in un secondo.

UN SUGGERIMENTO: non si deve forzare la chiusura delle corde vocali, una buona voce si giova di una “chiusura elastica”, le corde devono chiudersi ma… per farsi subito riaprire.

Per aiutarti a comprendere sino in fondo questo principio, dal quale derivano molti consigli su come meglio utilizzare la tua voce, paragona le corde vocali a due ante fissate allo stipite da cerniere con apertura interna ed esterna, esattamente come la porta di un saloon del Far West o come la porta basculante che separa in un ristorante la sala dalla cucina. Appena ne forzi l’apertura esse, dopo averti lasciato passare, si richiudono da sole rapidamente alle tue spalle. Per aprirle non devi spingere, non devi premere, devi solo esercitare una modesta forza. Solo così le due ante non si danneggiano. Si chiama “principio di elasticità della chiusura cordale”.



4^ Parte - Come son fatte le corde vocali
 Questo principio è così importante per la salute della tua voce che gli ho dedicato l’apertura del capitolo. Ma non temere, non mi sono dimenticata di spiegarti come sono fatte le corde vocali. Innanzi tutto le corde vocali fanno parte di un organo che si chiama laringe. La laringe è posizionata sopra la trachea e in essa viene convogliata l’aria in uscita dai polmoni (quella che verrà compressa e decompressa per essere resa vibrante).

Le corde vocali si trovano all’interno, posizionate su un piano orizzontale. Esse sono unite davanti in modo che i loro estremi si tocchino e connesse all’indietro a due piccole formazioni cartilaginee, chiamate aritenoidi, in grado di ruotare sul proprio asse. È proprio la rotazione di queste minuscole formazioni che permette alle corde vocali di spostarsi verso il centro, avvicinandosi, e di comportarsi alla stregua di una vera “porta a due battenti”. Essa rimane spalancata quando respiri silenziosamente, si chiude quando decidi di iniziare a parlare o a cantare.

Ciascuna corda vocale è costituita da una struttura di sostegno sulla quale è posto un legamento dotato di grande elasticità e un muscolo, molto potente, alla contrazione del quale si deve non solo la chiusura delle corde ma anche il loro accorciamento.

Il legamento - Puoi paragonarlo a un tappeto elastico. È la vera struttura di ammortizzazione degli urti che le corde vocali subiscono avvicinandosi tra loro. È merito suo se durante il canto, anche se stai usando intensità sostenute, esse non si danneggiano.
Ricorda che se utilizzi nel tuo stile in modo abituale un attacco vocale troppo violento (attacco duro, colpo di glottide) potresti superare le sue capacità di “assorbimento urti” causandoti danni importanti.

Il muscolo - Costituisce il “corpo” della corda vocale. È lui che fa ruotare le aritenoidi, permettendo alle corde vocali di avvicinarsi tra loro. Un suo affaticamento determina un’imperfetta chiusura e la tua voce diviene soffiata, meno intensa. È il livello di contrazione di questo muscolo che determina la “resistenza” che le corde vocali oppongono all’aria in uscita dalla trachea. Se lo contrai eccessivamente le corde rimangono chiuse per un tempo troppo lungo, l’aria va a premere sulla loro superficie inferiore con eccessiva violenza, danneggiandole.

Le tue corde vocali possiedono, fortunatamente, un sistema di ammortizzazione urti che assorbe i possibili traumi generati da una loro chiusura troppo violenta. Il loro corpo è costituito da un muscolo che si accolla la maggior parte del lavoro fonatorio, un suo sovraccarico dà come risultato una difficoltà di chiusura e una fuga d’aria nella voce.





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